Giulia Fidanza (voce)

Originaria dell'Abruzzo (nasce a Sulmona nel 1979), inizia a 16 anni a studiare la chitarra folk d'accompagnamento, sotto la guida di Mario Polisena (chitarrista d'esperienza, anche di incisione, ed organizzatore di eventi musicali di prestigio). Subito sente trasporto verso il canto accostandosi dapprima ad un repertorio italiano, poi straniero, incidendo alcune cover ed un inedito "Affinità Mentale". Il cd, interamente chitarra e voce mette a frutto il suo studio della chitarra ma soprattutto evidenzia il talento chitarristico di Ruben di Mattia, della cui preziosa collaborazione si è avvalsa.
Approda finalmente allo studio della tecnica del canto moderno e del jazz a Pisa sotto la guida di Ilaria Bellucci. Inizia contemporaneamente lo studio del pianoforte, dapprima come strumento al servizio del canto, poi come espressione musicale a tutto tondo, sempre sotto la guida di Ilaria Bellucci (http://www.musicultura.it/archivio/persone/bellucci), seguendo anche lezioni di Musica d'Insieme di Filippo Todaro (http://www.sarabigband.it/nouvellepage1.htm) e Andrea Pellegrini, cimentandosi nell'accompagnamento pianistico delle proprie perfomance canore. Da sempre innamorata della musica dal vivo, con i Borderò ha trovato una solida base musicale alla quale intrecciare la propria performance live, scoprendosi "animale da palcoscenico" ma soprattutto scoprendo la propria passione per il blues e i generi da esso derivati (soul, funky, disco), riuscendo finalmente ad esprimere in tutta la sua potenza la sua anima nera.



Ale (chitarra)

Dopo l'inevitabile infatuazione giovanile per il Rock anni '70, che lo avvicina alla chitarra elettrica, si interessa al Blues, una passione che integra con approfonditi studi personali, e che affina con viaggi all'estero mirati ad allargare la conoscenza degli aspetti sociali oltre che musicali. Dopo aver militato in varie formazioni dedite al genere, dal 2003 prosegue gli studi dedicandosi alla chitarra Jazz seguito dal maestro Pino Marcogliese (http://www.scuolabonamici.it/index.php?page=pino-marcogliese).
Con i Borderò inizia un percorso (inframmezzato da esibizioni estemporanee in altre formazioni) che gli permette di sperimentare un'ampia varieta' di generi e di condizioni di esibizione.



Giuseppe D'Amato (batteria)

Nasce come batterista negli anni '80, seguendo le orme del suo grande maestro di una nota orchestra da ballo, diventa ben presto il leader del gruppo dei famigerati "Tropicana". Non sazio dei primi successi si aggrega e suona per anni nel gruppo capitanato dai fratelli Luca e Massimo Signorini, ben noti musicisti di alto rango nativi di Livorno. Interessandosi di funky, soul & pop frequenta e si diploma a Firenze nella fantasmagorica scuola di musica "Modern Accademy", al cui interno insegnavano batteristi del calibro di Walter Paoli, Fabrizio Morganti, Massimo Pacciani.
Si perfeziona in vari stili musicali frequentando le clinic e i corsi del maestro Franco Santarnecchi Durante quel periodo suona all'interno di varie formazioni fra cui forse la più importante la "Sergent Pepper" una cover band di Firenze che presentava lo spettacolo tratto dall'album omonimo. Suona per molti anni all'interno della filarmonica "Leopoldo Mugnone" di Navacchio come batterista per quel che riguardava il genere moderno proposto dall'orchestra e come percussionista durante i concerti di musica sinfonico classica della stessa filarmonica.
Avventuratosi nel jazz suona con gruppi eclettici come "Social Jazz Quintet", "Swinging Trio", "New swinging Jazz Quartet", consolidando la sua esperienza a fianco del chitarrista evergreen Alberto Pintus e con sezioni di fiati di elevata fama. Suona all'interno dei più noti gruppi folcroristici presentando con una delle più importanti, la cosiddetta "Stamburata", esibizione di percussionisti che si cimentano in lunghi soli di ritmica su base latino americana aiutati dalla sezione dei fiati che incalzanzo sostiene quei ritmi. Si esibisce con varie formazioni di "street band" della toscana fra cui la "Gangster Quartet e Signora" capitanata dal maestro Marco Vanni. Suona anche nella "Panic Band" ormai da anni raccogliendo con essa successi e soddisfazioni mai provate.
Approda nella formazione dei "Borderò" con la quale ha installato un vivace quanto allegro rapporto artistico-musicale calcando con essi palchi importanti e piazze gremite di folle entusiaste.



Giuseppe Prencipe (tastiere, basso)

Inizia lo studio del pianoforte classico all'età di 6 anni, integrandolo subito dopo con lo studio di tastiere elettroniche e synth. Progressivamente si avvicina allo studio del pianoforte jazz sotto la guida di Andrea Pellegrini (http://www.andreapellegrini.it/). Comunque continua gli studi classici sotto la guida del maestro David Bacci (http://www.pietrasanta.it/DavidBacci/), ultimando la preparazione del V anno di pianoforte.
Ha suonato in diverse formazioni, esplorando vari stili musicali: dal pop, alla musica da ballo di piazza, al liscio, allo swing italiano anni '30-'40 con la Panic Band (http://www.panicband.com ), con cui attualmente collabora (in particolare la Panic Band suona come band di supporto a varie trasmissioni televisive di emittenti locali pisane), fino ad approdare, con i Borderò, al Rythm'n' Blues, al soul, al funky e alla disco pi\ù ritmata e coinvolgente degli anni '70. Attualmente svolge anche attività di organista presso la Chiesa Storica di San Sisto in Pisa.




Amici e Collaboratori


Leonardo Bittoni (batteria)

Valente batterista che affianca alla batteria, lo studio di percussioni e pianoforte. Al momento collabora con diverse formazioni, tra cui un gruppo funky e uno di cover di Bobo Rondelli. Inoltre ha un progetto di musica propria che manda avanti da anni ("Inorganica"), e dirige un piccolo studio di registrazione.



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